Un anello colorato con l’augurio di buon viaggio. Altri 104 fenicotteri rosa sono nati nella Riserva Saline di Priolo Gargallo, l’oasi della Lipu a nord di Siracusa dalla quale tra qualche settimana spiccheranno il volo. Un piccolo miracolo naturalistico reso possibile dalla centrale Enel Archimede che, mantenendo i livelli idrici della salina siciliana, consente ai grandi uccelli migratori di nidificare e riprodursi. Un fenomeno molto raro in Italia e in habitat occupati dall’uomo.
Il 26 luglio, per il quarto anno consecutivo, la riserva ha ospitato un rituale che è allo stesso tempo un battesimo e un arrivederci. Circa cento volontari e tecnici dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) hanno inanellato le zampe dei giovani fenicotteri con un colore e un codice alfanumerico: così sarà possibile conoscere i loro spostamenti nelle zone più umide del Mediterraneo, risalire alla loro storia e riconoscerli quando torneranno a casa, l’anno prossimo.
Il ruolo decisivo di Enel
La Riserva di Priolo Gargallo è stata istituita nel 2000 e da alcuni anni è considerata una delle oasi più belle d’Italia. L’arrivo dei fenicotteri rosa è il simbolo del ripristino ambientale e del buon equilibrio bio-marino dell’area. La nostra centrale a ciclo combinato Archimede gioca un ruolo importante pompando acqua di mare all'interno del bacino, in modo da garantire un livello idrico costante, indispensabile per creare un ambiente accogliente. Il fenicottero, infatti, è un animale esigente: ha bisogno di molto cibo, di livelli ottimali di acqua, soprattutto, pulitissima. Nell’estate del 2013 gli uccelli avevano rischiato di morire per il prosciugamento del pantano. Grazie all’intervento di Enel sono stati salvati e da allora non smettono di tornare e nidificare. Uno spettacolo per ornitologi e birdwatchers. La deposizione delle uova avviene ad aprile: i genitori si occupano a turno di covarle, per un periodo di circa 28 giorni. I pulcini rimangono accanto ai genitori per 80 giorni, poi iniziano a volare.
Non solo fenicotteri
Nella Riserva, cantata da poeti come Virgilio e Ovidio e citata dallo storico Tucidide, sono state censite ben 216 specie d’uccelli, circa il 40% di tutte quelle osservate oggi in Italia. Tra queste, la poco comune Sterna maggiore, il primo ed unico Corriere di Leschenault, l’unico Beccaccino stenuro in Europa e molti altri.
Non solo. Come mostrato da un video proiettato il 25 luglio al convegno internazionale “La conservazione delle aree umide del Mediterraneo - Un ponte fra Europa e Africa”, la fauna della zona di recente si è arricchita di altre due specie, mai censite prima all’interno della riserva: la martora e l’istrice. Al convegno, patrocinato da Enel, oltre al sindaco di Priolo Gargallo, Pippo Gianni, hanno partecipato relatori provenienti da molti Paesi europei che hanno posto l’attenzione sull’importanza della conservazione delle aree umide costiere. Per Enel erano presenti Emanuele Silvestri dei Rapporti Istituzionali Sicilia, e il direttore della centrale Enel Archimede Michele Vinci che ha confermato l’intenzione di Enel di proseguire la “proficua collaborazione” con la Lipu e, in particolare, con la Riserva Saline di Priolo.
“Con i miei collaboratori siamo molto contenti che il mantenimento dei livelli idrici del pantano, che da qualche anno garantiamo nel periodo estivo, contribuisca alla nascita dei piccoli fenicotteri rosa e alla salvaguardia di questa bellissima specie”
– Michele Vinci, direttore della centrale Enel Archimede
Il nostro Gruppo in Italia non è nuovo a iniziative a favore della biodiversità degli uccelli. Progetti simili a quello di Priolo-Gargallo sono stati lanciati in Toscana e in Lombardia per le cicogne, mentre in Emilia ci siamo occupati dei nidi dei falchi. Ma l’arrivo e la riproduzione dei fenicotteri rosa è forse lo spettacolo visivamente più raro ed emozionante, che si ripete ogni anno.
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